Castrignano del Capo
Le origini della nascita del paese di Castrignano del Capo non sono certe. Storia, cultura e leggende si perdono nella notte dei tempi. Si pensa che il nome derivi dalla parola latina castrum che significa fortezza, accampamento. L’aggiunta della specifica “del Capo“, in quanto sorge nel “Capo di Leuca”, è per distinguerlo da Castrignano de’ Greci.
La presenza dell’uomo è attestata sin dall’età del Bronzo per la presenza del menhir “di Ussano” posto nella frazione di Giuliano di Lecce. La località risulta essere abitata già in età paleoliticadate le testimonianze fossili trovate nelle diverse grotte del litorale castrignanese, presso la grotta del Diavolo, Titti e Cala dell’Elefante. Per mare, invece, si accede alla grotta del “Morigio” situata ai piedi della cascata monumentale; alla grotta “Cazzafri”, formata da 2 cavità profonde trenta metri; alla grotta del “Fiume”, profonda trenta metri; “alla grotta Delle Tre Porte”, che è tra le più conosciute e visitate, con tre ingressi che si uniscono in un’unica cavità.
Pare addirittura che San Pietro stesso, nel suo viaggio verso Roma, si sia fermato a Castrignano del Capo (precisamente a Santa Maria di Leuca) e che, da allora, il tempio pagano dedicato alla dea Minerva sia diventato il Santuario della “Madonna de finibus terrae”.
In tarda epoca romana fu costruita una fortezza, poi ingrandita in seguito alla devastazione subita da Vereto e Leuca. Il centro di Castrignano sorse intorno al 1000, per una esigenza di maggiore protezione e difesa.
Il territorio del feudo castrignanese fu dei d’Almeto nel 1280, poi il fortilizio passò ai de Caniano, ai Pignatelli, ai Bilitta, agli Ayerbo, ai della Ratta, ai della Barliera, ai de Frisis ed infine a Fabrizio Guarini.
Nel centro storico di Castrignano del Capo si può incontrare la Chiesa Matrice, dedicata a San Michele Arcangelo, caduta nel terremoto del 1743 e subito riedificata.Alla periferia del paese si trova la Chiesa di San Pietro, monumento nazionale
Castrignano è separato dalla sua frazione di Salignano da un viale alberato.
In questo centro si può ammirare la Torre di difesa costruita nel 1550 come riporta un’iscrizione sull’architrave della porta d’ingresso alta quindici metri e larga venti, è dotata di dieci piombatoi e cinque cannoniere ed è a forma circolare.
Ultima frazione di Castrignano è Giuliano, un vero “gioiello” di storia, ricco di antiche testimonianze. Un bellissimo portale ci introduce nel centro storico, dove si può ammirare il Castello cinquecentesco, con il fossato e quattro bastioni, il menhir con “cappello” e la chiesa intitolata a San Giovanni Crisostomo.